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Dr. Alberto Grassi

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Notizie riguardanti l’Ortopedia e il Dr. Grassi.
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In una Classifica Internazionale stilata dal sito web expertscape.com dove sono analizzate le “expertise” di tutte le condizioni mediche, due Chirurghi Italiani figurano nelle prime 10 posizioni nel campo della “Ricostruzione del Legamento Crociato Anteriore” su oltre 14.000 nominativi. Si tratta del Professor Stefano Zaffagnini alla 7a posizione e del Dr. Alberto Grassi alla 9a posizione, entrambi afferenti all’Università degli Studi di Bologna e Dirigenti Medici presso l‘Istituto Ortopedico Rizzoli.


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In concomitanza con il 25esimo anniversario della International Society of Arthroscopy, Knee Surgery and Orthopaedic Sports Medicine (ISAKOS), il Gruppo di ricerca dell’Università di Bologna e dell’Istituto Rizzoli è risultato vincitore di ben due Awards, nelle categorie “Arthroscopy” e “Degenerative Joint Disease”, con il Dr. Grassi come Primo Autore dell’articolo pubblicato sulla rivista Ufficiale della Società ISAKOS Revision anterior cruciate ligament reconstruction does not prevent progression in one out of five patients of osteoarthritis: a meta-analysis of prevalence and progression of osteoarthritis“, insieme ai co-autori Stefano ZaffagniniGiulio Maria Marcheggiani MuccioliTommaso Roberti Di SarsinaFrancisco Urrizola Barrientos e Maurilio Marcacci.


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Primo Italiano premiato dalla Società Ortopedica Americana per uno studio condotto sui traumi della caviglia.

Uno studio sul trattamento chirurgico della lesione del legamento della caviglia quello condotto dagli specialisti della Clinica 2 del Rizzoli Albero Grassi, primo autore, il direttore della clinica ortopedica Stefano Zaffagnini, Massimiliano Mosca e Matteo Romagnoli, con il coinvolgimento di partner internazionali. Attraverso la meta analisi degli studi clinici randomizzati presenti in letteratura, lo studio mostra i benefici di una tecnica alternativa all’uso di viti come sistema di fissaggio dell’articolazione: l’utilizzo di un bottone con filo, pratica ancora non molto diffusa e che fino ad oggi non aveva riscontri scientifici di peso.


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Grazie ad una ricerca effettuata con l‘Università degli studi di Bologna presso l‘Istituto Ortopedico Rizzoli, Il Dr. Alberto Grassi si è aggiudicato il premio “Jan Gillquist Award” per la migliore ricerca scientifica, durante il 14° Congresso della Società Internazionale di Chirurgia del Ginocchio ed Artroscopia (ISAKOS), tenutosi a Boston, USA dal 18 al 21 Luglio 2023.


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Mancano poco meno di due settimane all’inizio dei Mondiali di Calcio 2022 in Qatar e le squadre Nazionali partecipanti iniziano a scaldare i motori per la competizione. Il rush finale delle convocazioni non può non tenere conto degli atleti indisponibili a causa di problematiche fisiche ed infortuni. La rottura del Legamento Crociato Anteriore (LCA) a ridosso del Mondiale rappresenta una sicura causa di assenza dalla competizione, tenendo conto che i tempi medi di ritorno allo sport dopo intervento chirurgico ricostruttivo si attestano intorno ai 6-9 mesi. Basti pensare che lo stesso Federico Chiesa, operato di Ricostruzione del Legamento Crociato Anteriore in Gennaio 2022, sarebbe a rischio di partecipazione qualora la Nazionale Italiana fosse stata tra le 32 Nazionali in corsa per il titolo Mondiale.

Vediamo quali sono gli atleti che salteranno la competizione a causa di una Lesione del Legamento Crociato Anteriore…e quali invece parteciperanno proprio dopo avere recuperato da questo terribile infortunio.


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In una Classifica Internazionale stilata dal sito web expertscape.com dove sono analizzate le “expertise” di tutte le condizioni mediche, due Chirurghi Italiani figurano nelle prime 10 posizioni su oltre 13.000 nominativi. Si tratta del Professor Stefano Zaffagnini alla 7a posizione e del Dr. Alberto Grassi alla 8a posizione, entrambi afferenti all’Università degli Studi di Bologna e Dirigenti Medici presso l‘Istituto Ortopedico Rizzoli.


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Sono ore di estrema preoccupazione in casa Juve per il destino della stagione del neoacquisto Paul Pogba. Da quanto emerge dai comunicati e notizie online, il calciatore Francese pare avere subito una lesione del Menisco Esterno. A primo impatto questa sembrerebbe una storia già vista e rivista nel mondo del calcio, poiché la lesione meniscale rappresenta uno dei traumi al ginocchio più comuni per un calciatore. A cosa si deve allora tutto il risalto mediatico di questa situazione apparentemente “banale”?

Innanzitutto il trauma del giocatore Francese ha lasciato con l’amaro in bocca i tifosi della Juventus, che già assaporavano le gesta del Campione del Mondo solo da poco approdato a Torino, in un inizio di stagione molto critico per la squadra di Allegri. In secondo luogo, l’aspetto più singolare consiste nella gestione terapeutica e nei tempi di recupero.


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Per la prima volta dopo la Pandemia del Covid-19, il Congresso della European Society of Sports Traumatology Knee Surgery and Arthroscopy (ESSKA) torna in presenza, nella fantastica location del Palazzo dei Congressi di Parigi. Dal 27 al 29 Maggio si sono susseguite decine di relazioni da parte di più importanti Esperti Mondiali della Chirurgia del Ginocchio, di traumatologia dello Sport e di Artroscopia. Il Dr. Alberto Grassi, insieme ad una nutrita delegazione del Rizzoli e dell’Università di Bologna tra cui il Prof. Stefano Zaffagnini, ha partecipato come relatore con ben quattro relazioni all’interno di simposi scientifici e due moderazioni.


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Grazie ad una ricerca effettuata con l‘Università degli studi di Bologna presso l‘Istituto Ortopedico Rizzoli, il Dr. Alberto Grassi si è aggiudicato il premio “Renato Viola Award” per la migliore presentazione sul tema di Artroscopia, durante il Congresso Nazionale della Società Italiana di Artroscopia, Ginocchio, Arto Superiore, Sport, Cartilagine e Tecnologie Ortopediche (SIAGASCOT), tenutosi a Roma dal 10 al 12 Marzo 2022.


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E’ alla ribalta delle cronache sportive la medaglia d’argento nella discesa libera alle Olimpiadi Invernali di Pechino della campionessa Sofia Goggia, a meno di un mese dal brutto trauma distorsivo al ginocchio che aveva seriamente fatto temere per la partecipazione dell’atleta Azzurra.

Quest occasione ha offerto diversi spunti di riflessione. Il primo riguarda la classe e la tecnica della campionessa Italiana, che nonostante la carriera costellata di numerosi infortuni ha sempre gareggiato ad altissimi livelli salendo sul gradino più alto del podio in tantissime occasioni. Il secondo spunto di riflessione è puramente medico-scientifico, e riguarda la gestione del recente infortunio al ginocchio dell’atleta, che ha seriamente minacciato la partecipazione all’Olimpiade se non addirittura il proseguimento della carriera della sciatrice Azzurra.

Da quanto si evince dalla testate giornalistiche, la sciatrice durante una caduta in pista ha subito una distorsione del ginocchio con una lesione “parziale” del Legamento Crociato Anteriore, una piccola frattura del perone e una sofferenza miotendinea. Il recupero lampo della sciatrice, che le ha permesso di gareggiare e vincere la medaglia d’argento Olimpica, è consistito in un serrato percorso fisioterapico ed in una somministrazione di Plasma Ricco di Piastrine (PRP), conosciuto anche come “Concentrato Piastrinico” mediante una infiltrazione intrarticolare del ginocchio.


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E’ fuori di discussione che la Mixed Martial Arts, meglio conosciuta con l’acronimo “MMA“, rappresenti una disciplina molto pericolosa per il fisico degli alteti che la praticano. Questo sport prevede infatti un contatto fisico senza protezioni tra i due lottatori, rendendo molto alto il rischio di contusioni, fratture o rotture legamentse. Per questo motivo risulta sorprendente il terribile infortunio occorso al celebre campione Conor McGregor, il quale ha riportato una frattura di tibia e perone durante il match contro Dustin Poirier. La peculiarità di questo infortunio risiede infatti nel meccanismo traumatico: la rottura ossea non è stata causato da un trauma diretto ad alta energia (come ad esempio un calcio diretto sulla gamba), bensì da un trauma rotatorio del piede e caviglia, che si può configurare come una banale “distorsione”.


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Si è da poco concluso il Campionato Europeo di Calcio 2020, con la vittoria della Nazionale Italiana.
Tra i giocatori delle 24 squadre partecipanti, sono numerosi coloro che nel corso della propria carriera hanno recuperato da una lesione del Legamento Crociato Anteriore (LCA) e successiva ricostruzione chirurgica. Nonostante questo si configuri come un grave infortunio per un atleta e calciatore professionista, il pieno recupero è possibile, come dimostrato da questi giocatori che sono addirittura ritornati a competere in una delle più prestigiose competizioni calcistiche continentali.

Solo soffermandosi sulla formazione della Nazionale Italiana durante la finale di Euro 2020, ben 3 titolari su 11 (Chiellini, Emerson ed Insigne) risultano essere reduci da una lesione del Legamento Crociato Anteriore. Questo dato, oltre a sottolineare l’alta prevalenza di questo infortunio tra i calciatori professionisti, dimostra anche come con un adeguato trattamento chirurgico e riabilitativo sia possibile tornare a praticare sport ai massimi livelli…persino a vincere un Campionato Europeo!




Dr. Grassi in breve…


Medico Chirurgo, Specialista in Ortopedia e Traumatologia. Dirigente Medico presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Professore a Contratto all’Università di Bologna.
Visita a Bologna, Milano, Rimini, Udine.
Iscritto all’Albo dei Medici Chirurghi di Bologna N° 16456
Codice Fiscale: GRSLRT85C20A944S



Dr. Alberto Grassi (Iscrizione Albo Bologna n° 0000016456)