La maggior parte dei pazienti è interessata ai trattamenti con cellule staminali a causa del loro potenziale di rigenerazione dei tessuti. Sebbene questo sia un campo di trattamento entusiasmante, è un campo emergente e in rapido sviluppo, finora guidato principalmente da risultati “di laboratorio” che non sono ancora stati ampiamente realizzati nella pratica clinica. Le cellule staminali sono un gruppo di cellule del corpo che hanno la possibilità di diventare qualsiasi tipo di cellula in futuro a seconda dei segnali che ricevono. Quando una persona nasce, è composto da molte cellule staminali che vanno a formare i tuoi organi e diversi tessuti. Questo gruppo di cellule è molto rappresentato alla nascita e in quel momento il loro potenziale di rigenerazione è molto forte. Nel corso della vita, organi e tessuti cambiano costantemente le loro cellule; le cellule morte vengono sostituite da nuove cellule derivate dalle proprie cellule staminali. Man mano che una persona cresce e si sviluppa, il numero di cellule staminali diminuisce, le cellule staminali iniziano a perdere il loro potenziale di rigenerazione e i segni dell’invecchiamento diventano evidenti. Oltre ad avere un potenziale rigenerativo, le cellule staminali sono potenti cellule di segnalazione: questo significa che possono regolare la risposta infiammatoria del corpo e possono organizzare le proteine necessarie in ciascun caso. Grazie a questa capacità, le cellule staminali sono state proposte come potenziale fonte rigenerativa per i pazienti con artrosi e altre patologie.
Ai fini del trattamento, le cellule staminali possono essere estratte da sangue, midollo osseo o dal grasso e gli sforzi di ricerca sono attualmente concentrati proprio sulla determinazione della fonte ideale per la raccolta di queste cellule. Anche la modalità di somministrazione delle cellule staminali rimane una sfida. Al momento il metodo principale è quello fornire le cellule staminali tramite un’iniezione con un fluido contenente le cellule. Questo viene fatto quando non c’è una lesione specifica, ma piuttosto una degnerazion diffusa dell’articolazione come nel caso dell’artrosi, anche se benefici possono essere ottenuti con lesioni focali circoscritte della cartilagine. Ricerche recenti hanno dimostrato come le cellule staminali che effettivamente inducono la guarigione potrebbero non essere le stesse cellule staminali che vengono iniettate: potrebbero provenire da diverse parti del corpo. Le cellule staminali iniettate infatti agiscono come cellule di segnalazione, chiamando altre cellule del corpo per riparare i tessuti.
Nonostante il clamore sull’uso di cellule staminali, queste terapie sono considerate ancora sperimentali, inquanto le informazioni disponibili sui risultati dell’iniezione di cellule staminali nei pazienti umani sono limitate. Una cosa certa però è che il profilo di sicurezza è alto e nei vari trials clinici non sono stati segnalati eventi avversi maggiori. Ma come si fa a dimostrare l’efficiacia delle Cellule Staminali, così come di altri tipi di trattamento? Generalmente si ricorre a degli Studi Clinici Randomizzati (RCT). In parole povere, si raggruppa un folto numero di pazienti con la stessa patologie lo si divide in due gruppi: al primo gruppo si somminstra la terapia sperimentale ed al secondo gruppo la terapia convenzionale. Ovviamente la scelta viene eseguta in maniera casuale e senza informare il paziente circa quale terapia andrà a ricevere. In questo modo, che rispetta comunquei canoni etici per la ricerca scientifica, è possibile scongiurare l’effetto placebo. Dopo un certo periodo di tempo si analizzano i risultati di entrambi i gruppi con score clinici, rivalutazioni, esami radologici….e nel caso della superiorità di risultati della terapia sperimentale significa che questa ha un potenziale di efficiacia superiore rispetto alle terapie convenzionali.
Le cellule staminali possono prevenire l’artrosi? Non ci sono prove a sostegno dell’utilizzo di cellule staminali come trattamento preventivo per l’artrosi. La letteratura attuale sull’uso delle cellule staminali fornisce solo prove di articolazioni già malate. Dato che nessuna terapia è priva di rischi, non è consigliabile utilizzare queste terapie per la prevenzione delle malattie degenerative articolari.
Medico Chirurgo, Specialista in Ortopedia e Traumatologia. Dirigente Medico presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Professore a Contratto all’Università di Bologna.
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