L’acido ialuronico, oltre che uno dei componenti della cartilagine articolare, è anche uno dei principali elementi che compongono il fluido che si trova normalmente all’interno delle articolazioni, insieme a sali, collagene e diverse proteine. L’acido ialuronico ha la particolarità di conferire al fluido articolare la sua qualità viscosa e scivolosa, agendo come ammortizzatore e un lubrificante e risultando necessario per aiutare l’articolazione a funzionare correttamente, consentendo alle superfici cartilaginee che rivestono le ossa di scivolare l’una sull’altra senza intoppi.
Quando la cartilagine si consuma come nel caso dell’osteoartrosi, o quando sono presenti lesioni, viene prodotto più fluido nel tentativo di migliorare lo scorrimento delle superfici e anche di diminuire l’infiammazione. Questo però provoca una riduzione di concentrazione dell’acido ialuronico nel fluido articolare rispetto alle articolazioni sane, diminuendo quindi la minore protezione contro l’attrito e l’impatto articolare. Si innesca quindi un circolo vizioso dove la condizione degenerativa si auto-alimenta ed accellera.
Un’iniezione intra-articoalre di Acido Ialuronico può quindi integrare artificialmente la viscosità naturale del fluido articolare, in quel processo che è chiamato “viscosupplementazione”. Lubrificando temporaneamente l’articolazione, è possibile ridurre il dolore e migliorare la funzionalità articolare e, auspicabilmente, rallentare il processo di degenerazione. Nonostante il fluido iniettato non permanga nell’articolazione per lunghi periodi, il sollievo dal dolore può durare mesi dopo una singola iniezione o iniezioni sequenziali. Ciò è dovuto ad un attività oltre che lubrificante, anche anti-infiammatoria.
Dal punto di vista della sicurezza, la “viscosupplementazione” è generalmente considerata sicura con pochi o nessun effetto avverso correlato al trattamento: gli effetti collaterali più comuni della viscosupplementazione sono dolore, gonfiore e infiammazione nel sito di iniezione. Raramente, questi sintomi sono abbastanza pronunciati da richiedere cure mediche immediate. Inoltre, solo un piccolo numero di persone ha sviluppato una reazione allergica al materiale iniettato. Dovresti informare il tuo medico se soffri di allergie a uova, piume di uccelli o altri prodotti per uccelli, perché alcune iniezioni di viscosupplementazione possono provocare una reazione allergica. Infine, sebbene sia altamente improbabile, qualsiasi iniezione nel ginocchio comporta un rischio di infezione.
Evidenze cliniche: Eistono sul mercato tantissimi tipi di Acidi Ialuronici, in base alla metodologia di lavorazione ed al peso molecolare. Una recente revisione di diversi studi ha dimostrato che cicli di più iniezioni hanno fornito un migliore sollievo dal dolore rispetto alle singole iniezioni nel trattamento dell’artrosi e delle patologie cartilaginee artiolari. L’acido Ialuronico si è dimostrato più efficace del cortisone e, in aluni casi, simile a trattamenti biologici-rigenerativi. Inoltre, quando il sollievo dal dolore svanisce, è possibile eseguire un’altra serie di iniezioni, con una distanza temporale di almeno 6 mesi tra un ciclo e l’altro, sebbene nessuno studio abbia valutato questo lasso di tempo. Come con le iniezioni di cortisone, quando l’osteoartrosi è più grave, può esserci meno sollievo sintomatico.
Il Cortisone è un ormone che agisce sul nostro sistema di difesa per ridurre l’infiammazione nel corpo. Poiché la maggior parte delle cellule del nostro corpo ha recettori per il cortisone esso influisce anche su molte altre funzioni come il controlo dei livelli di zucchero nel sangue, la regolazione della pressione, la regolazione del metabolismo e il controllo dell’equilibrio dei sale e dell’acqua. La diminuzione dell’infiammazione di solito si traduce in sollievo dal dolore. Diversi farmaci di derivazione cortisonica, detti Corticosteroidi, sono utilizzati per il trattamento dell’artrosi e di altre patologie ortopediche mediante infiltrazioni. Come regola generale, minore è l’usura dell’articolazione, maggiore è il sollievo dal dolore auspicata dal trattamento infiltrativo.
Generalmente vengono utilizzati da 1-2 centimetri cubi di cortisone per iniezione, eventualmente miscelato con altrettanto anestetico locale. L’infiltrazione viene eseguita attraverso delle punture in delle zone “standard” dell’articolazione, che permettono di raggiungere l’interno della cavità articolare in maniere sicura e minimizzando il dolore per il paziente. L’infiltrazione con Corticosteroide dovrebbe iniziare a funzionare entro pochi giorni anche se è possbile sentire un sollievo dal dolore immediatamente, anche poco dopo la puntura, grazie all’effetto dell’anestetico locale. Tuttavia, questo iniziale effetto tende a svanire in poche ore, di solito prima che lo steroide inizi a funzionare e a volte il giorno dopo l’iniezione, il ginocchio può effettivamente dolere come o peggio che prima dell’infiltrazione.
A volte anche le iniezioni di corticosteroidi e anestetici locali possono aiutare nella diagnosi. Infatti se il dolore viene generato dall’interno dell’articolazione ci si dovrebbe aspettare un completo sollievo dai sintomi inizialmente dopo l’iniezione. Se non c’è sollievo sintomatico, devono essere studiate altre cause di dolore, come quelle extra-articolari da tendini e muscoli.
Evidenze cliniche: I corticosteroidi funzionano più velocemente di qualsiasi altra iniezione biologica, ma i loro effetti di solito non durano a lungo, generalmente per pochi mesi. Le iniezioni di corticosteroidi sono considerate sicure se somministrate con un tempo sufficiente un ciclo e l’altro di almeno tre o quattro mesi. È possibile avere effetti collaterali, come irritazione dell’articolazione (arrossamento, calore e dolore) e aumento dei livelli di zucchero nel sangue (da tenere in considerazione nelle persone con diabete). Il vantaggio di questa terapia è il suo basso costo, ma i risultati sono generalmente inferiori rispetto all’Acido Ialuronico e ancor più con Cellule Staminali.
La mesoterapia, detta anche intradermoterapia distrettuale, è una tecnica di medicina che consiste in una terapia iniettiva intradermica. Attraverso aghi sottili e piuttosto corti (4 mm) è possibile somministrare delle sostanze terapeutiche nello strato medio-profondo del derma denominato mesoderma, cioè la zona immediatamente sotto la cute, con lo scopo di ridurre i sitomi derivanti da una specifica patologia. In ambito Ortopedico si applica la Mesoterapia di tipo Antalgico, che consiste in un trattamento per alleviare il dolore nei pazienti affetti da malesseri che interessano articolazioni, muscoli e ossa, sia in fase acuta che cronica. La tipologia di farmaci utilizzati in questa pratica dipende dal tipo di patologia e dalle caratteristiche del paziente, ed è scelta accuratamente da parte del Medico sia per quanto riguarda tipo e dosi, sia per quanto riguarda il numero e la cadenza delle sedute, che in genere non sono inferiori a 3.
La Mesoterapia è una procedura farmacologica vera e propria e che prevede l’iniezione dei farmaci direttamente nella zona da trattare, i quali si diffondendono gradualmente nell’area sottostante producendo un’azione più efficace rispetto a un’applicazione topica o ad una somministrazione di tipo sistemico (per bocca). E’ opportuno che prima di eseguire questa terapia, il Medico abbia effettuato una corretta diagnosi e abbia identificato una patologia che possa beneficiare di tale trattamento. I farmaci utilizzati sono gli stessi indicati per contrastare il dolore come antinfiammatori, antalgici, anestetici e miorilassanti, con la non trascurabile differenza di non essere assorbiti sistematicamente e causare quindi minori effetti collaterali. Questo grande vantaggio è dovuto al fatto che le iniezioni sono eseguite direttamente sulla zona interessata dal dolore.
Evidenze cliniche: La mesoterapia è una pratica infiltrativa relativamente nuova, per cui gli studi di efficacia sono tutto sommato limitati. Gli studi clinici disponbili mostrano però risutlati promettenti e soddisfacenti per patologie caratterizzate da dolore cronico come Lombalgie e Cervicalgie, dolori miofasciali e dolori articolari cronici. A ciò si aggiunge un profilo di sicurezza assolutamente alto.
Medico Chirurgo, Specialista in Ortopedia e Traumatologia. Dirigente Medico presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Professore a Contratto all’Università di Bologna.
Visita a Bologna, Milano, Rimini, Udine.
Iscritto all’Albo dei Medici Chirurghi di Bologna N° 16456
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