Le Domande più Frequenti dei miei Pazienti

Una informazione adeguata è il punto di partenza per il rapporto di fiducia medico-paziente.
Leggi le risposte che cerchi alle tue più comuni domande che riguardano l’ambulatorio, la fase preoperatoria e quella post-operatoria.

In Ambulatorio


  • Dottor Grassi, di che cosa si occupa precisamente?
  • In che cosa consiste una Visita Ortopedica?
  • Ho sentito parlare di Cellule Staminali e Plasma Ricco di Piastrine. Fanno al caso mio?
  • Ho letto il referto della mia Risonanza Magnetica ed è pieno di “termini strani“. Mi devo preoccupare?
  • Ho male in questo punto, ma Lei mi ha fatto una puntura in una zona diversa. Si è sbagliato per caso?
Dottor Grassi, di che cosa si occupa precisamente?

Sono un Medico specializzato in Ortopedia e Traumatologia; per cui, più semplicemente, sono un Chirurgo Ortopedico. L’Ortopedico si occupa della diagnosi e del trattamento delle patologie Ortopediche e dei Traumi (come distorsioni, rotture legamentose o fratture). Essendo un Chirurgo, a differenza di altri Specialisti che trattano patologie simili, l’Ortopedico è in grado di concepire ed offrire un range di trattamenti che vanno da quello conservativo, a quello infiltrativo sino alla finale opzione chirurgica.

Per cui, rivolgersi ad un Ortopedico permette al paziente di essere seguito durante tutte le fasi del proprio problema o patologia, dalla diagnosi sino ad un eventuale intervento chirurgico qualora i trattamenti conservativi\riabilitativi non siano sufficienti. In questo modo è possibile risparmiare tempo prezioso ed instaurare sin da subito un rapporto duraturo medico-paziente.

Ogni Ortopedico poi, ha delle super-specializzazioni, o aree di maggiore interesse: le mie sono l’Artroscopia, la chirurgia del ginocchio e caviglia, la chirurgia protesica e la medicina rigenerativa. E’ possibile trovare maggiori informazioni nelle aree dedicate.

In che cosa consiste una Visita Ortopedica?

La Visita Ortopedica consiste in un momento dove il Chirurgo Ortopedico esegue una serie di compiti. In primis, esegue una anamensi, ovvero conduce una sorta di intervista per conoscere lo stato di salute e la storia del paziente, sia generale che relativa al disturbo Ortopedico oggetto della visita. L’Ortopedico esegue poi una valutazione dell’apparato muscoloscheletrico, o in genere della specifica articolazione oggetto della visita. Molto spesso viene eseguito un esame comparativo con l’articolazione opposta “sana”, per meglio apprezzare le anomalie. Questa valutazione prevede una serie di test e manovre, necessarie per mettere alla luce il malfunzionamento o la lesione delle strutture articolari come legamenti, menischi e cartilagine. La visita si completa con la visione da parte dell’Ortopedico degli esami strumentali, come radiografie, risonanze magnetiche o TAC. E’ bene portare con se sempre il dischetto con le immagini radiologiche, oltre che il referto, in quanto l’Ortopedico spesso necessita di vedere tali immagini con i propri occhi per meglio apprezzare lo stato dell’articolazione oggetto di studio.

Un Ortopedico esperto può portare a termine questi compiti e giungere ad una diagnosi in pochi minuti; per cui la brevità di una visita non è necessariamente sinonimo di superficialità. Deve essere invece dedicato il tempo necessario per parlare con il paziente e spiegare in maniera semplice ma esaustiva la propria condizione clinica e le eventuali opzioni terapeutiche.

In casi particolari, la Visita Ortopedica può essere integrata da un esame ecografico eseguito contestualmente, o a una infiltrazione a scopo antalgico o diagnostico.

Ho sentito parlare di Cellule Staminali e Plasma Ricco di Piastrine. Fanno al caso mio?

L’ambito della “Medicina Rigenerativa” o “Ortobiologia”, di cui le Cellule Staminali e il Plasma Ricco di Piastrine fanno parte, è molto vasto. Sicuramente queste opzioni terapeutiche hanno delle specifiche indicazioni per il trattamento di molti disturbi Ortopedici.

E’ però necessaria una visita ed una valutazione accurata per capire se il paziente è il candidato adatta a questo tipo di terapie. Altrimenti, c’è il rischio che i risultati non siano ottimali.

Ho letto il referto della mia Risonanza Magnetica ed è pieno di “termini strani“. Mi devo preoccupare?

E’ bene non farsi prendere dal panico davanti al referto di una Risonanza Magnetica, o di un esame radiologico in generale. E’ infatti compito del Radiologo descrivere minuziosamente tutti i reperti salienti e le anormalità incontrate durante l’esame.

E’ invece compito dello Specialista Ortopedico interpretare questi “segni” e dargli una rilevanza clinica, integrandoli con l’esame clinico e anamnestico.

Solo a questo punto può essere determinato lo stato del paziente, e identificata una eventuale patologica che necessita o meno di trattamenti.

Ho male in questo punto, ma Lei mi ha fatto una puntura in una zona diversa. Si è sbagliato per caso?

Esistono diversi tipi di terapie infiltrative: la più comune è quella “intra-articolare”. Ogni articolazione ha delle “porte di accesso” ben definite, dove è possibile inserire l’ago della siringa per raggiungere l’interno dell’articolazione depositare il farmaco in maniera agevole e senza creare danni al paziente. Perciò non sempre il punto dove viene eseguita la puntura corrisponde al punto dove il paziente percepisce il dolore! Tutt’altro!

Esistono poi le infiltrazioni “peri-articolari” o “peri-tendinee”, dove la puntura con il farmaco viene eseguita nel punto di maggiore dolore, in posizione adiacente alla struttura danneggiata e responsabile dei sintomi. Strutture anatomiche o articolazioni difficilmente raggiungibili possono necessitare dell’ausilio dell’ecografia, in modo da avere la certezza di “centrare” la struttura che si vuole trattare.

Infine, la “mesoterapia” costituisce una particolare terapia infiltrativa eseguita con multiple punture con aghi poco profondi, in una ampia area anatomica che circoscrive la zona dolente per diversi centimetri.




Fase pre-operatoria


  • L’intervento chirurgico che mi ha proposto, è a pagamento?
  • Quanto devo aspettare per essere operato?
  • Ora che sono in lista d’attesa, sarò contattato dall’Ospedale quando arriva il mio “turno“?
  • A quale tipo di Anestesia sarò sottoposto?
  • Il giorno dell’intervento è arrivato. Ora che cosa mi aspetta?
L’intervento chirurgico che mi ha proposto, è a pagamento?

No! Io opero con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), per cui tutti i pazienti con tessera sanitaria sono coperti per la quasi totalità degli interventi chirurgici, dopo ingresso in regolare lista d’attesa.

E’ possibile però usufruire anche del regime di Libera Professione per interventi a pagamento o con copertura assicurativa, con differenti modalità.

Quanto devo aspettare per essere operato?

In base alle condizioni cliniche del paziente, alla sua patologia e al rischio di aggravamento, esistono diversi codici di priorità chirurgica che vanno indicativamente da un mese ad un anno. Purtroppo, a causa della pandemia di Covid-19 e della rimodulazione dei servizi sanitari, le liste d’attesa hanno subito dei rallentamenti non definibili.

Una volta inserito in lista d’attesa presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli, dove opero, può ricevere informazioni sullo stato della lista d’attesa al numero verde 800-298-009, dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.00 alle ore 14.00. Quando arriverà il Suo turno, sarà chiamato per le pratiche di pre-ricovero.

In alternativa, optando per un intervento in Libera Professione o con copertura assicurativa, è possibile pianificare l’intervento in maniera più flessibile.

Ora che sono in lista d’attesa, sarò contattato dall’Ospedale quando arriva il mio “turno“?

Dopo essere stato inserito in lista d’attesa, una volta arrivato il Suo turno basato sul grado di priorità, sarà contattato dalla Segreteria del reparto per organizzare il ricovero Ospedaliero e l’intervento chirurgico.

In base al tipo di intervento, se questi avviene in regime di Ricovero Ordinario, generalmente sarà contattato per eseguire una visita di pre-ricovero con un Anestesista ed un mio collega Ortopedico per eseguire gli esami di preparazione. Il ricovero vero e proprio avverrà nel giro di poco tempo, e la sua durata sarà proporzionale al tenore dell’intervento chirurgico (che generalmente viene eseguito il giorno stesso del ricovero).

Se invece l’intervento è in regime di Day Surgery, il ricovero, l’intervento chirurgico e la dimissione, avverranno generalmente tutti all’interno della stessa giornata.

A quale tipo di Anestesia sarò sottoposto?

La maggior parte degli interventi chirurgici Ortopedici, in particolar modo quelli artroscopici e protesici che eseguo, avvengono in Anestesia Spinale. Significa che tramite una puntura nella schiena a livello lombare, è possibile “anestetizzare” selettivamente gli arti inferiori mantenendo sveglio il paziente. Chiaramente, contestualmente alla spinale è eseguita anche una sedazione per distogliere il paziente dal trauma operatorio. Il vantaggio di questo tipo di anestesia, rispetto a quella generale, è il rapido recupero che permette al paziente di camminare dopo poche ore, compatibilmente con l’entità dell’intervento.

Esistono però casi specifici dove può rendersi necessaria una anestesia generale, o altre forme. E’ quindi compito dell’Anestesista, e non del Chirurgo, definire quale anestesia applicare.

Il giorno dell’intervento è arrivato. Ora che cosa mi aspetta?

Solitamente, dopo avere eseguito l’accettazione nel Reparto Medico ed avere ricevuto il posto letto, comincia la preparazione per l’intervento. Un mio collega eseguirà una breve visita per la conferma dell’intervento, raccogliendo gli eventuali esami strumentali. L’Intervento Chirurgico avviene il giorno stesso del ricovero (salvo i casi in cui non è stata eseguita la visita di pre-ricovero), pertanto è opportuno mantenere un rigoroso digiuno di cibo e liquidi (acqua compresa) secondo le indicazioni fornite in precedenza, solitamente dalla mezzanotte del giorno prima.

Dopo essere stato accompagnato nel comparto operatorio, farà il mio incontro direttamente in sala operatoria, dove condurrò una breve rivalutazione del caso per confermare l’indicazione e la pianificazione dell’intervento. Dopodiché sarà sottoposto all’anestesia e all’intervento vero e proprio.

Una volta terminato l’intervento, sarà ricondotto in reparto (o in Rianimazione o Osservazione Intensiva, a seconda della complessità clinica e dell’intervento). Qui sarà preso in carico da parte dei Medici del Reparto, che monitoreranno il decorso post-operatorio con visite giornaliere, esami e medicazioni. Il giorno stesso dell’intervento o nei giorni successivi a seconda degli impegni e disponibilità, riceverà la mia visita per ricevere informazioni dettagliate sull’andamento dell’intervento chirurgico.

Completato l’opportuno decorso post-operatorio, a seconda del tipo di intervento, sarà dimesso con una “Lettera di Dimissioni” firmata dal medico del Reparto, con le opportune indicazioni fisioterapiche e la terapia farmacologica, elaborate a seguito di una valutazione generale multidisciplinare.




Fase post-operatoria


  • Alla dimissione mi hanno dato la prenotazione del “Controllo Post-Operatorio“. Ci sarà di nuovo Lei a visitarmi?
  • Ho febbre e la mia ferita è brutta aspetto. Cosa devo fare?
  • Quando e dove dovrò togliere i punti di sutura?
  • Per quanto tempo devo continuare a fare le punture di Eparina nella pancia?
  • Quante visite dovrò fare dopo un intervento?
Alla dimissione mi hanno dato la prenotazione del “Controllo Post-Operatorio“. Ci sarà di nuovo Lei a visitarmi?

Generalmente, contestualmente alla “Lettera di Dimissione” viene consegnata anche la prenotazione per una “Visita di controllo Post-Operatoria” presso l’Ambulatorio Divisionale del Reparto. Questa visita è programmata generalmente a circa 30 giorni dalla dimissione ed è esente da ticket, essendo una prestazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Presso questo Ambulatorio sarà visitato da un mio Collega, Specialista come me in Ortopedia e Traumatologia ed afferente al mio stesso Reparto, che si prenderà in carico della visita, della valutazione e del proseguimento del percorso riabilitativo post-operatorio. La mia presenza presso questo Ambulatorio è variabile e determinata dalle turnazioni dei servizi settimanali.

Nonostante la visita di controllo post-operatoria sia garantita e pianificata nell’ambito del SSN e la desutura sia demandata al Medico Curante, qualora lo desiderasse, può prendere appuntamento personalmente con me in Regime di Libera Professione per effettuare la desutura a 15 giorni dall’intervento o per eseguire il controllo post-operatorio.

Ho febbre e la mia ferita è brutta aspetto. Cosa devo fare?

Qualora nel post-operatorio si verifichino rialzi febbrili (come definiti in lettera di dimissione) o la ferita chirurgica si presenti arrossata e con fuoriuscita di materiale sieroso o liquido, la prima cosa da fare è contattare il proprio Medico Curante. Può inoltre prendere contatto con il Reparto dove è stato operato attraverso i numeri telefonici forniti in lettera di dimissione. Le consiglio comunque anche di contattarmi personalmente tramite il mio indirizzo mail (pazienti@albertograssi.org) o con un messaggio al numero di telefono per le Urgenze Mediche che trova nei miei “Contatti”.

Qualora la situazione a discrezione Sua o del Suo Medico Curante fosse considerata grave, può recarsi presso un Pronto Soccorso o presso il Pronto Soccorso dell’Istituto Ortopedico Rizzoli secondo gli orari del caso.

Quando e dove dovrò togliere i punti di sutura?

Generalmente, i punti di sutura vengono rimossi a cicatrizzazione completata, che si verifica solitamente dopo circa 15 giorni dall’intervento chirurgico. Come riportato nella “Lettera di Dimissione”, per la desutura viene incaricato il Medico Curante, che è solitamente attrezzato per questa mansione. Sino a quel momento, è bene tenere coperta e non bagnare la medicazione e la ferita chirurgica.

Qualora preferisse che sia io ad eseguire personalmente la desutura, può prenotare una visita ambulatoriale in Regime di Libera Professione a circa 15 giorni dall’intervento, dove oltre alla desutura valuterò lo stato della ferita ed eseguirò contestualmente una visita di controllo-post-operatoria.

Per quanto tempo devo continuare a fare le punture di Eparina nella pancia?

Le punture di Eparina (e affini) rappresentano la cosiddetta “profilassi antitromboembolica”. Sono una trattamento farmacologico pressoché indispensabile per tutte le condizioni di allettamento prolungato, immobilità di un arto inferiore o divieto di carico, situazioni nelle quali si può verificare una sorta di “ristagno” del sangue venose nelle vene periferiche. Questa terapia serve a minimizzare ulteriormente il rischio -già di per sé basso- di sviluppo di trombi venosi e quindi di tromboembolia polmonare (condizione potenzialmente mortale!). Trattandosi di un farmaco molto importante, è opportuno attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite nella “Lettera di Dimissione” e, in caso di dubbi, è bene rivolgersi al proprio Medico Curante.

Solitamente, quando il paziente rimuove un gesso ad un arto inferiore, o abbandona le stampelle ricominciando a deambulare correttamente, questo farmaco non è più necessario. E’ bene però che sia un Medico a confermare la sospensione di questa terapia.

Quante visite dovrò fare dopo un intervento?

Ogni intervento chirurgico prevede un programma di visite di controllo post-operatorie, per assicurarsi che l’intervento chirurgico stia andando per il verso giusto. Generalmente, se non sono presenti complicanze, le visite di controllo avvengono a 1 mese dall’intervento, a 2-3 mesi, a 4-6 mesi e a 10-12 mesi; dopodiché i controlli diventano annuali. Qualora fossero necessari degli aggiustamenti delle prescrizioni fisioterapiche, o una valutazione clinico-radiografica con tempistiche differenti, è possibile che questi appuntamenti possano variare.

Tutte le visite di controllo sono programmate all’interno del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e gestite dall’Ambulatorio Divisionale dove sono presenti miei colleghi Medici, tutti Specialisti Ortopedici come me ed afferenti al Reparto dove è stato eseguito l’intervento, in possesso quindi di tutte le informazioni cliniche e radiografiche necessarie per la visita.

Qualora desiderasse essere comunque seguito da me personalmente per tutte le visite post-operatorie, è possibile prenotarle presso il mio Ambulatorio in regime di Libera Professione.



Visita il Dr. Grassi

Le risposte a queste domande non hanno valenza Medica o ufficiale, ma hanno esclusivamente il buon proposito di aiutare i miei Pazienti fornendogli delle semplici informazioni pratiche.
Per qualsiasi dubbio o approfondimento siete invitati a contattare direttamente il Dr. Alberto Grassi, o un vostro Medico di fiducia.



Dove trovarmi

Istituto Ortopedico Rizzoli
Via Pupilli 1, Bologna



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+39333-12345678
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info@albertograssi.org
pazienti@albertograssi.org




Dr. Grassi in breve…


Medico Chirurgo, Specialista in Ortopedia e Traumatologia. Dirigente Medico presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Professore a Contratto all’Università di Bologna. Membro del Comitato Artroscopia della Società Europea di Chirurgia Artroscopica, del Ginocchio e dello Sport (ESSKA). Visita a Bologna, Rimini, Udine e Santarcangelo di Romagna (RN).



Dr. Alberto Grassi (Iscrizione Albo Bologna n° 0000016456)