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Dr. Alberto Grassi – Il Blog

Leggi le notizie e gli aggiornamenti riguardanti l’Ortopedia e il Dr. Grassi.

Dr. Alberto Grassi

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Notizie riguardanti l’Ortopedia e il Dr. Grassi.
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Mancano poco meno di due settimane all’inizio dei Mondiali di Calcio 2022 in Qatar e le squadre Nazionali partecipanti iniziano a scaldare i motori per la competizione. Il rush finale delle convocazioni non può non tenere conto degli atleti indisponibili a causa di problematiche fisiche ed infortuni. La rottura del Legamento Crociato Anteriore (LCA) a ridosso del Mondiale rappresenta una sicura causa di assenza dalla competizione, tenendo conto che i tempi medi di ritorno allo sport dopo intervento chirurgico ricostruttivo si attestano intorno ai 6-9 mesi. Basti pensare che lo stesso Federico Chiesa, operato di Ricostruzione del Legamento Crociato Anteriore in Gennaio 2022, sarebbe a rischio di partecipazione qualora la Nazionale Italiana fosse stata tra le 32 Nazionali in corsa per il titolo Mondiale.

Vediamo quali sono gli atleti che salteranno la competizione a causa di una Lesione del Legamento Crociato Anteriore…e quali invece parteciperanno proprio dopo avere recuperato da questo terribile infortunio.


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Sono ore di estrema preoccupazione in casa Juve per il destino della stagione del neoacquisto Paul Pogba. Da quanto emerge dai comunicati e notizie online, il calciatore Francese pare avere subito una lesione del Menisco Esterno. A primo impatto questa sembrerebbe una storia già vista e rivista nel mondo del calcio, poiché la lesione meniscale rappresenta uno dei traumi al ginocchio più comuni per un calciatore. A cosa si deve allora tutto il risalto mediatico di questa situazione apparentemente “banale”?

Innanzitutto il trauma del giocatore Francese ha lasciato con l’amaro in bocca i tifosi della Juventus, che già assaporavano le gesta del Campione del Mondo solo da poco approdato a Torino, in un inizio di stagione molto critico per la squadra di Allegri. In secondo luogo, l’aspetto più singolare consiste nella gestione terapeutica e nei tempi di recupero.


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E’ alla ribalta delle cronache sportive la medaglia d’argento nella discesa libera alle Olimpiadi Invernali di Pechino della campionessa Sofia Goggia, a meno di un mese dal brutto trauma distorsivo al ginocchio che aveva seriamente fatto temere per la partecipazione dell’atleta Azzurra.

Quest occasione ha offerto diversi spunti di riflessione. Il primo riguarda la classe e la tecnica della campionessa Italiana, che nonostante la carriera costellata di numerosi infortuni ha sempre gareggiato ad altissimi livelli salendo sul gradino più alto del podio in tantissime occasioni. Il secondo spunto di riflessione è puramente medico-scientifico, e riguarda la gestione del recente infortunio al ginocchio dell’atleta, che ha seriamente minacciato la partecipazione all’Olimpiade se non addirittura il proseguimento della carriera della sciatrice Azzurra.

Da quanto si evince dalla testate giornalistiche, la sciatrice durante una caduta in pista ha subito una distorsione del ginocchio con una lesione “parziale” del Legamento Crociato Anteriore, una piccola frattura del perone e una sofferenza miotendinea. Il recupero lampo della sciatrice, che le ha permesso di gareggiare e vincere la medaglia d’argento Olimpica, è consistito in un serrato percorso fisioterapico ed in una somministrazione di Plasma Ricco di Piastrine (PRP), conosciuto anche come “Concentrato Piastrinico” mediante una infiltrazione intrarticolare del ginocchio.


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Il Dr. Alberto Grassi, ha firmato un editoriale per Today.it, riguardante il recupero dell’atleta Gianmarco Tamberi, dall’intervento chirurgico alla caviglia sinistra sino all’oro Olimpico a tokio 2020.
L’articolo completo è visualizzabile al link https://www.today.it/sport/olimpiadi/infortunio-tamberi.html

“Vedere l’atleta Azzurro Gianmarco Tamberi trionfare a Tokyo nel salto in alto ed abbracciare il connazionale Marcell Jacobs, fresco vincitore dell’Oro Olimpico nei 100 metri, sembra una scena assurda, se non impossibile. Infatti, le ultime immagini del saltatore che fanno parte della memoria comune della maggior parte degli spettatori italiani riguardano quel maledetto Luglio 2016 quando, durante il Meeting di Montecarlo, Tamberi uscì dallo stadio in barella e tra le lacrime per un grave infortunio alla caviglia sinistra che mise fine alla corsa per una medaglia alle imminenti Olimpiadi di Rio.


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E’ fuori di discussione che la Mixed Martial Arts, meglio conosciuta con l’acronimo “MMA“, rappresenti una disciplina molto pericolosa per il fisico degli alteti che la praticano. Questo sport prevede infatti un contatto fisico senza protezioni tra i due lottatori, rendendo molto alto il rischio di contusioni, fratture o rotture legamentse. Per questo motivo risulta sorprendente il terribile infortunio occorso al celebre campione Conor McGregor, il quale ha riportato una frattura di tibia e perone durante il match contro Dustin Poirier. La peculiarità di questo infortunio risiede infatti nel meccanismo traumatico: la rottura ossea non è stata causato da un trauma diretto ad alta energia (come ad esempio un calcio diretto sulla gamba), bensì da un trauma rotatorio del piede e caviglia, che si può configurare come una banale “distorsione”.


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Si è da poco concluso il Campionato Europeo di Calcio 2020, con la vittoria della Nazionale Italiana.
Tra i giocatori delle 24 squadre partecipanti, sono numerosi coloro che nel corso della propria carriera hanno recuperato da una lesione del Legamento Crociato Anteriore (LCA) e successiva ricostruzione chirurgica. Nonostante questo si configuri come un grave infortunio per un atleta e calciatore professionista, il pieno recupero è possibile, come dimostrato da questi giocatori che sono addirittura ritornati a competere in una delle più prestigiose competizioni calcistiche continentali.

Solo soffermandosi sulla formazione della Nazionale Italiana durante la finale di Euro 2020, ben 3 titolari su 11 (Chiellini, Emerson ed Insigne) risultano essere reduci da una lesione del Legamento Crociato Anteriore. Questo dato, oltre a sottolineare l’alta prevalenza di questo infortunio tra i calciatori professionisti, dimostra anche come con un adeguato trattamento chirurgico e riabilitativo sia possibile tornare a praticare sport ai massimi livelli…persino a vincere un Campionato Europeo!


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All’indomani della vittoria con la Spagna in semifinale, le dediche da parte dei giocatori dell’Italia sono di nuovo per il loro compagno Leonardo Spinazzola, appena operato di riparazione del tendine d’Achille in Finlandia da parte di Lampainen ed Orava. L’intervento è perfettamente riuscito, ed ora il giocatore della Roma si appresta ad intraprendere un lungo percorso riabilitativo.
Ma in che cosa consiste la lesione del tendine d’achille per un calciatore?



Il Dr. Alberto Grassi ha recentemente pubblicato sulla rivista più prestigiosa al Mondo di Ortopedia e Medicina dello Sport (l’American Journal of Sport Medicine), insieme ai Prof. Marcacci e Prof. Zaffagnini, i risultati clinici a 10 anni da una ricostruzione del Legamento Crociato Anteriore con tecnica ideata dal duo Marcacci-Zaffagnini negli anni ’90.


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Il Dr. Alberto Grassi ha recentemente pubblicato sulla Rivista ufficiale della Società Europea di Ortopedia (EFORT) uno studio anatomico sul Menisco Esterno del ginocchio. In questo lavoro il Dr. Grassi ha eseguo una disamina dei legamenti che stabilizzano il menisco esterno, spiegando come una loro rottura possa causare delle rare condizioni cliniche.




Dr. Grassi in breve…


Medico Chirurgo, Specialista in Ortopedia e Traumatologia. Dirigente Medico presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Professore a Contratto all’Università di Bologna. Membro del Comitato Artroscopia della Società Europea di Chirurgia Artroscopica, del Ginocchio e dello Sport (ESSKA). Visita a Bologna, Rimini, Udine e Santarcangelo di Romagna (RN).



Dr. Alberto Grassi (Iscrizione Albo Bologna n° 0000016456)